Molte delle grandi innovazioni nascono da una semplice domanda: “è davvero impossibile fare di meglio?” Questo è esattamente ciò che è accaduto al Comune di Palermo, dove un raro manoscritto antico, conservato presso Palazzo Marchesi stava per essere consultato da uno studioso in missione. La visione di un antico testo poteva avvenire solo in presenza fisica, dopo un lungo viaggio e con accesso limitato. Un processo lento, dispendioso e rischioso per l’integrità dei documenti.
Sispi e la svolta digitale
Quando la Sispi è stata coinvolta, la risposta è stata chiara e decisa: “Non è impossibile”. Nel 2015, nasce così la Teca Digitale, un progetto ambizioso con un duplice obiettivo: preservare i preziosi manoscritti dalle possibili usure e renderli accessibili a tutti, ovunque, grazie alla Rete. Da quel momento, il patrimonio della sezione “Manoscritti e rari” del Comune di Palermo ha iniziato a vivere una seconda vita: non più limitato alle mura di un palazzo storico, ma pronto a essere consultato da studiosi e appassionati di tutto il mondo.
Efficienza al servizio della cultura
L’evoluzione non si è fermata. Oggi, grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate come lo scanner planetario, un manoscritto di 300 pagine viene digitalizzato in appena due ore, rispetto ai tre giorni necessari in passato. Un salto in avanti in termini di tempi e di efficienza, che permette di ampliare costantemente la quantità di materiali fruibili.
Il futuro della Teca Digitale
Ma Sispi guarda oltre. L’obiettivo non è solo digitalizzare, ma integrare e potenziare le possibilità di consultazione. “Con prossimi sviluppi, – afferma Giuseppe Macaluso capo-progetto di Teca Digitale e focal point aziendale nel contesto cultura e turismo – il patrimonio sarà alfabetizzato secondo lo standard IIIF, un protocollo che consentirà di connettere la Teca Digitale a Alphabetica”, l’innovativo ecosistema nazionale dei servizi bibliografici creato dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU). Questo permetterà di consultare, in modo simultaneo e integrato, milioni di risorse digitali e bibliografiche conservate in oltre 6.500 biblioteche italiane. Un passo fondamentale per rendere il patrimonio culturale italiano sempre più accessibile e connesso.
Una missione per il futuro
Con la passione che da sempre caratterizza Sispi, l’innovazione continua. Ogni progetto non è solo un traguardo raggiunto, ma un passo compiuto verso nuovi orizzonti. Oggi, Sispi si conferma come partner ideale per la trasformazione digitale delle comunità locali, con l’obiettivo di rendere la Pubblica Amministrazione più efficiente, trasparente e al servizio dei cittadini.